lunedì 30 aprile 2012

Ostinazione ostica verde



Strana ostinazione umana: crescere dei fiori perché la natura piace e far fuori gli insetti perché quel tipo di natura non piace.

Avete mai provato a mettere ammollo dei ceci, per poi metterli in un panno asciutto per 2-3 giorni?
Il terzo giorno si allungano e spunta un piccolo germoglio, allo stesso modo di come nasce un cucciolo umano e animale che sia, lo so, è una cosa risaputa, il ciclo della vita, ciclo della natura chiamatelo come volete, potete anche cantare la canzone del tavolo di Gianni Rodari,
il punto è che se è vero che questa cosa è risaputa allora perché spesso ce la dimentichiamo?

Avete un giardino? Un piccolo orto? Un balcone con 4- 5 vasi di ciclamini rossi, e rose?
Bene, perché quando vedete dei piccoli parassiti verdi prendete lo spruzzino anti insetti-cattivi, livello protezione 10 mila, categoria distruzione totale? Non sono forse anch'essi degli esseri viventi? Presupposto che lo siano si capiscono 3 cose:

A)  hanno bisogno di una casa
B)  hanno bisogno di cibo
C)  hanno bisogno di vivere

La prima cosa che uno dovrebbe chiedersi è:  "che cavolo ci fanno degli insetti abbarbicati sulle mie splendide rose canine, costate l'occhio della testa? "
Se ci ragionate un po' arrivate ai 3 punti elencati prima, quindi arrivate alla grandissima verità presente in questo mondo: è natura.
È natura se quegli “spiacevoli” insetti vi mangiano le piante, è natura quando fanno le uova sulle foglie delle vostre piante, è natura che scelgano di vivere lì, perché proprio lì?
Perché non pagano l'affitto e di sicuro nemmeno l'ICI e perché è natura e basta, altrimenti avrebbero costruito dei grattacieli, chi glielo fa fare di dormire all'aperto? :-P

Per cui, capisco che la vostra pianta è la ragione per cui siete nati, capisco che è la vostra vita, ma quanto meno quando utilizzate le tecniche “salva-pianta” usate dei repellenti naturali che non facciano del male a quelli insetti.
E diciamocela tutta, com'è che al posto di quei “brutti insettacci” ci fosse stato un
bruco (anatroccolo) avreste fatto di tutto per vederlo crescere e trasformarsi?
La natura (e anche noi ci siamo dentro) non è stupida, è un po' come il nostro cervello, se ci entra un virus nel corpo, noi pensiamo all'ospedale mentre il nostro cervello ha messo in moto tutti i meccanismi per combattere l'intruso.
Allo stesso modo se una pianta viene continuamente attaccata da un insetto, se è forte alla Darwin, in un determinato lasso di tempo migliorerà la sua capacità di resistenza, in un altro lasso di tempo migliorerà anche l'insetto, e così via, perché? Perché – è – natura


Che ne sapete poi se i ricercatori scopriranno che è i fiori hanno sviluppato la capacità di attrarci/ingannarci per farsi crescere e resistere al tempo?
Non sarebbe naturalmente fantastico?

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sabato 28 aprile 2012

Taglio pensione x far lavorare i figli?



Nota rivista fa la domanda del mese: “tagliereste la vostra pensione per far lavorare i vostri figli?”
Se prendessimo a campione le mamme-tigri e le mamme-panda (?) risponderebbero tutte “sì”, sì perché posso aiutare il figlio a fare carriera/successo e sì perché è mio figlio.
La risposta dovrebbe essere “no”, anzi un “no” relativo

Mamma uccello: La comodità in tutti i sensi dei nostri tempi ha creato un'orda di nullafacenti convinti e di mammoni che sollazzano sul divano tutto il giorno (la maggior parte) che credono che il lavoro possa piovere dal cielo
Quindi? Essere mamma uccello significa crescere i figli, insegnarli a volare e sbatterli fuori di casa,
avete presente Woodstock, l'uccellino l'amico di Snoopy? Il piccolo tenta sempre di riallacciare i rapporti con la madre, anche se lei lo lascia a becco asciutto.
Visto in questo modo può sembrare crudele, invece (parlano per noi) uscire dal nido, di propria volontà o di altri serve a crescere, si impara a gestire i venti, e si impara a cacciarsi da soli il cibo, cavarsela da soli è scritto nel nostro DNA e prima o poi lo si impara, ma se questa fase di crescita si attiva troppo tardi si rischia essere più impreparati che mai al mondo.

No, quindi perché vivere un momento di crisi porta all'attivazione dell'ingegno, sia in modo positivo che negativo :-( , si reinventa il modo di pensare e di vedere il mondo del lavoro, la creatività o pressione che sia fa nascere nuovi lavori, nuovi lavori= nuovi sbocchi professionali.
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