giovedì 14 febbraio 2013

Vampire Knight recensione




La Cross Academy non è una scuola normale, difatti c’è una divisione interna tra la Classe del giorno e la Classe della Notte che svolgono lezioni notturne, questo perché gli studenti sono vampiri, e per evitare che la classe diurna scopra questo agghiacciante segreto ci sono i due Guardiani : Zero Kiryu e Yuuki.
Yuuki la protagonista, una ragazzina che ha perso la memoria, tranne per un unico ricordo: Kaname ( capo della classe della Notte) che l’ha salvata da un vampiro e di cui è profondamente innamorata.

È un manga ambiguo, dallo sfondo semi erotico /cannibalesco dark, dove un morso equivale a un bacio sensuale e il rumore del sangue succhiato manda in estasi qualunque vampiro.
Oltretutto è così pieno di colpi di scena che non si può riassumere bene senza cadere nella trappola dello spoiler e quindi nel risentimento dei futuri lettori del manga.

Yuuki e Zero sono forse i due personaggi più insulsi nella storia dei manga, lei incapace di prendere decisioni, dedita al sacrificio melodrammatico, Zero-muso lungo, incapace di mettere due frasi assieme di senso compiuto, non perché il suo passato sia pieno di sofferenze ma perché è un personaggio vuoto e malriuscito.
Come malriusciti sono tutti i personaggi della storia, vampiri e non, la cui unica caratterizzazione (dei primi) è il broncio perenne.

Manga adatto alle persone di grande pazienza e concentrazione: né le scene e né i dialoghi sono fluidi, nelle prime l’autrice usa il trucco dello sparaflash: le scene cambiano repentinamente come pure i personaggi agenti. Trucco utile per un telefilm ma non per un manga.
Su tre manga letti dell’autrice, si può dire che Hino Matsuri non ha capacità nella costruzione dei dialoghi, troppo spesso senza verve, poco sensati e ripetitivi, oltretutto descrittivi della storia stessa.

I pochi pro sono l’immensa creatività dell’autrice che è il suo miglior pregio e il peggior difetto, l’idea di base era buona, ma una buona idea senza buone capacità resta solo una buona idea.
E le sotto trame, zeppe di flashback, molto belle e interessanti che aiutano a comprendere i personaggi, solo per questa caratteristica l’autrice avrebbe potuto sfondare nel campo dei telefilm thriller e polizieschi e telenovelas.

Ongoing. Aspettiamo un miglioramento.

Voto: 5


Per chi accomuna Vampire Knight a Twilight saga diciamo che il punto in comune è l’inutilità della protagonista e la tendenza al sacrificio melodrammatico ma in Vampire Knight se non ci fosse Yuuki sarebbe la stessa cosa, Bella Swan invece pensa, dubitate che riesca a pensare? Beh, i libri sono scritti in prima persona, prova più valida di questa


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domenica 10 febbraio 2013

L'uomo intelligente? E' sexy

Questa era la conversazione tra Indiana Jones e Willie (Indiana Jones e il tempio maledetto)
Il “questionario” erotico è reso simpatico ma soprattutto bollente perché il professor Jones, uomo intelligente lo mette su basi scientifiche, infatti Indiana Jones prima di essere l’intrepido avventuriero con la frusta, è un professore di archeologia, adocchiato, non a caso, da molte studentesse sospiranti…
 

In altro contesto, questo stesso dialogo sarebbe diventato volgare.   
Nerd, secchioni, cervelloni con quel cipiglio di saccenteria, mischiato al tuttologismo hanno un’immensa quanto inconsapevole carica erotica.
Perché l’uomo “che sa”, oltre ad essere utile, viene sopraelevato alla massa, ha fascino perché gli si può chiedere di tutto, dalla meccanica di un orologio digitale, alla produzione della mozzarella, coniuga i verbi più improponibili in tutte i tempi verbali possibili, va a braccetto con la matematica mentre noi (?) contiamo ancora con le dita ecce ecc.

Non si sa cosa gli passi per la testa e soprattutto come funzioni quella sua testa così perfettamente efficiente, questo carica l’uomo intelligente di mistero e di irraggiungibilità, ecco perché l’appellativo di secchione (prima) e cervellone poi.

Ecco 3 tipi di uomimi intelligenti: 


QUELLO INTROVERSO MA BUONO
   È chiuso nel suo mondo di nozioni per la maggior parte del tempo, ma all’occorrenza è bravissimo ad aiutare chi è in difficoltà, non si spazientisce e vi spiega dove, come, quando risolvere il vostro problema. Insomma, “non vi da solo il pesce ma v’insegna anche come pescare” e oltretutto è simpatico.
QUELLO ROMPISCATOLE MA adorabile 
   C’è sempre nel gruppo il rompiscatole nerdintelligentone che non vi lascia mai in pace e vi riempie la giornata con notizie che non vi interessano, come il fallimento di una banca di un paese impronunciabile o la premiazione di un autore sconosciuto a mezzo mendo, ma di cui lui conosce vita, opere, gruppo sanguigno e piatto preferito.
Ma è adorabile perché è un chiacchierone e fa amicizia molto in fretta
QUELLO ROMPISCATOLE E BASTA    
       saccente tuttologo di prima categoria, non gli interessano la massa, i gruppi, il gossip però deve intervenire in qualunque cosa si faccia perché a lui non va mai bene, è assolutamente antipatico e con pochi amici bravi che lo capiscono.                                     Un uomo “desolante” come questo provoca nella donna l’istinto della crocerossina, un accanimento affettivo nei suoi confronti per cercare di salvare il salvabile o perché ne si vede l’unicità nell’essere antipatico a tutto il mondo.

 

Donne, guardatevi attorno, attente ad aspirare all’uomo macho tutto muscoli, perché si sa che l’uomo bello cede alla tentazione e se voi siete la sua ruota Michelin ricordatevi che dentro il suo bagagliaio ha altre 3 – 4 ruote di scorta.

 
 
 
 


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giovedì 7 febbraio 2013

kaichou wa maid sama (recensione)


Intelligente, “violenta” e attorniata perennemente da una killer aura e odia gli uomini,
ecco com’è Ayuzawa Misaki, protagonista dalla doppia vita, presidentessa della scuola superiore di Seika e affabile cameriera del Maid café dopo la scuola.  

Misaki ha paura che il regime di terrore (l'incubo di tutti i ragazzi e la speranza delle poche ragazze) che ha creato possa rovinarsi se qualcuno scoprisse il lavoro che fa, cosa che succede,  viene scoperta da Usui Takumi, il solito bello, ma insolito personaggio, un’adorabile gattone  adorato e voluto ma disinteressato a tutto, tutti e tutte tranne Ayuzawa, capace di fare qualunque cosa ma soprattutto l’unico che riesce a vedere dietro la corazza della protagonista.

Un amore complicato dall’odio che prova per  gli uomini, splendido e quasi mai banale, è un manga che piace perché non solo love story  ma anche crescita personale.  
Pregio da non dimenticare:
Tutti i personaggi, secondari e a mo’ di coro hanno il pregio di essere utili (cosa che in molti manga non accade) danno salsa alla storia, esaltano pregi e difetti del personaggio principale e l’aiutano a comprendersi meglio.

Comico. Delizioso. Intelligente.
Naturalmente ongoing.
A distanza di quasi due anni dalla prima pubblicazione di questo post,  finalmente ho letto la fine di "Kaichou Wa Maid Sama". Com'è? Hmm. Non spoilererò nulla XD, leggere un finale non mi piace mai, perché un racconto si spera che continui sempre ma in questo caso, il finale aperto del manga lascia il lettore la piacevole sensazione di sperare che ci saranno molte altre avventure per i protagonisti.
Shhhh. ;-)

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