venerdì 21 giugno 2013

Il DailyMirror contro Raffaele Sollecito

Il DailyMirror ce l’ha proprio con Raffaele Sollecito, l’ha definito “shameless”, senza vergogna.
In una settimana, i due travagliati protagonisti del delitto di Garlasco sono ritornati in scena, non solo perché la sentenza di assoluzione è stata annullata e nemmeno perché i due si sono incontrati a New York in una sequela di abbracci e a quanto pare con anche “un tenero bacio”.                                                             Ma perché Sollecito ha lanciato una colletta on line (Raffaele Sollecito ReTrial in Florence) per pagarsi le spese legali (avvocati, scartoffie varie) con una quota massima da raggiungere: 500.000 mila euro, mica poco e il mondo del web si è subito fatto sentire, chi canzonandolo, chi diventando “seguace” della sua presunta o meno innocenza. Perché il Daily Mirror ce l’ha con lui?                                                              Perché 500 mila euro gli dovrebbe avere benissimo in tasca, dato che il suo libro “"Honor Bound: Il mio viaggio all'inferno e ritorno con Amanda Knox" è stato pagato qualche milioncino, come quello di Amanda tra l’altro, edito solo negli Stati Uniti.                                                                                                    E allora se ha i tasca tutti quei soldi come mai tutto questo tran tran mediatico? E dire che i due giovani volevano ricominciare una nuova esistenza lontano dai riflettori, ma il problema è che c’è una vittima, c’è un movente (un gioco erotico finito male), abbiamo anche i volti del o dei colpevoli ma ci manca ancora la verità.                                                                                                                             L’ingegner Sollecito si rimetta su col morale, certo non potrà più risiedere nel Canton Ticino, ma comunque dal web si leva una piccola voce che grida “we are with you, Raffaele” . Il che è il pensiero buono e cattivo di tutti noi, giustizia compresa…






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martedì 11 giugno 2013

La brutta pubblicità del Principe di Savoia

Cercasi Principe. Filiberto di Savoia s'intende.
Esatto, perché il nostro simpatico principe-cerca lavoro ha lasciato il mondo colorato dell'Asia raccontata da Pechino Express per entrare nel mondo della pubblicità.
Sì, perché da un po' in televisione gira un'allucinante e bruttissima pubblicità delle sigarette elettroniche, in cui lui da fumatore accanito di “bionde” passa all'elettronica: “più benessere, più fiato e più sesso”.
Oltre a vendere un prodotto per migliorare “le prestazioni sessuali” >.< diciamo che QUESTA è la pubblicità più brutta dopo quella del “Labirinto sentimentale” pubblicizzato dall'Arcuri, come dimenticare il suo “strategismo sentimentale” che ha fatto ridere di cuore mezzo mondo. Mediatico s'intende.
Evidentemente non è chi fa le pubblicità ad essere incapace ma è più probabile che lquesta bruttezza vada di moda, dopo che Aldo grasso ha coniato l'espressione “così brutto da sembrare sublime”.

Peccato per la seconda edizione di Pechino Express, ma il successore del Principe già c'è: Costantino della Gherardesca e speriamo che anche lui non finisca nel gorgo della pubblicità brutta.



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