LUCY! 100 giorni, tutta orecchie e ciccia, crescerà, eccome se crescerà: cerca famiglia. Casualmente simil Labrador, nella taglia, nei colori, nel carattere, dolce e festoso. Molto socializzata con l'umano e coi simili: sverminata, vaccinata, chippata e registrata. Richiesta sterilizzazione entro l'ottavo mese di vita. Per Lei vita casalinga: richieste come Cane da compagnia. Adottabile nelle provincie dell'alta Lombardia ed alto Piemonte ed in Ticino. Colloquio pre affido con adulti e firma modulo adozione. Non è un regalino di Natale per parenti o amici! Info TIM 338 2426258 - SALT 078 9218721 - no sms grazie
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domenica 18 dicembre 2016
giovedì 27 ottobre 2016
Ricordati che devi morire! Pensare alla morte per vivere bene
Capita
a tutti di tanto in tanto di aver paura di fare qualcosa, chiedere a
una ragazza di uscire, affrontare un esame, parlare con una certa
persona o scegliere tra un lavoro che piace malpagato e uno che fa
guadagnare bene, oppure cercare di andare al di là della propria
timidezza e/o ansia sociale.
E
di solito in testa passano questi pensieri: mi butto o non mi butto?
Lo faccio o lascio perdere? Lo faccio domani! Lo farò quando sarò
pronto! Non sono pronto! Non sono bravo! Tanto non andrà bene.
Questi
sono pensieri velenosi che non ci fanno vivere appieno la vita, che
ci coccolano e che ci dicono che andrà tutto bene se rimaniamo nella
nostra zona comfort. Capita però a volte che nel momento in cui si
prende coraggio qualcosa colpisce la nostra mente e ci fa immaginare
questo: l’immagine
di noi da vecchi e decrepiti sul punto di morte a dire ‘non
ho combinato nulla
in tutti questi anni di vita’,
‘quanto tempo ho perso’.
Questa
è una di quelle immagini sconvolgenti che bisogna sempre tenere a
mente perché è spaventosa e ci ricorda che la nostra vita ha un
limite: presto il nostro viso comincerà a mostrare delle rughe, la
nostra forza si farà sempre più debole, saremo più suscettibili
alle malattie, al freddo, ai cambiamenti e alla fine arriverà il
giorno in cui ci guarderemo alle nostre spalle e diremo addio agli
anni passati e proprio prima di esalare l’ultimo respiro decideremo
se andarcene in pace o rimpiangere una vita fatta di niente.
Perché
fa bene pensare alla morte
Tra
il mare di cose che dobbiamo fare ogni giorno spesso ce ne perdiamo
alcune, certe volte rimandiamo perché non ci va di farle,
abbracciamo la procrastinazione finché arriviamo alla fatidica
scadenza (che sia un giorno, un mese o un anno) che siamo pieni di
cose ancora da terminare e rimpiangiamo e ci chiediamo il perché non
le abbiamo finite prima.
Invece,
nel momento in cui cominciamo a schematizzare i nostri giorni e a
redigere report quotidiani del nostro lavoro questo migliora la
nostra quotidianità e snellisce via via la mole del lavoro che
dovremo affrontare.
La
morte è la nostra scadenza e la scadenza del tempo che passa è
scandito dalle candeline di una torta. Dopo un po’ questo dolce
nefasto non ci da l’augurio della crescita e della maturazione ma
scandisce lugubre il tempo che ci rimane a disposizione. Quel è
stato fatto è stato fatto, non ci vengono date altre proroghe, se
perdiamo tempo, quel tempo non ce lo restituirà più nessuna. La
morte quindi ci dice anche questo, cioè di non incastrarci in limbi
temporali creati da noi, ma di ricordarci che il tempo scorre. E se
non noi ce ne rendiamo conto, lo fa il corpo per noi.
Perché
non fa bene pensare alla morte
Il
continuare a pensare costantemente che un giorno si dovrà morire è
fondamentalmente malsano. Se uno ci pensasse su continuamente
porterebbe a una frustrazione a una paranoia continui e le persone
continuerebbero a paragonare il giorno successivo a quello precedente
per vedere in cosa sono migliorati e che cosa hanno fatto. Si
continuerebbe a cercare esperienze da vivere. E pur di non arrivare
al punto finale della propria vita con rimpianti le persone si
priverebbero della pace interiore pur di fare qualcosa.
Conclusione
La
morte è spaventosa e inevitabile ed è un fatto a cui non si può
continuamente tenere conto. certamente il mondo attraverso i
telegiornali ce la presenta con macabra costanza ma nella nostra
quotidiana non abbiamo bisogno di ricordarcelo sempre.
Attenzione
a non associare il coraggio di prendere delle buone decisioni che non
volete prendere alla paura di morire con rimpianti. La nostra fine è
solo un monito per dirci di non buttare via il nostro tempo in
maniera inutile, stupida e di vivere sempre con la paura.
L’unico
buon consiglio è di guardare in sé stessi e capire com’è stata
la propria vita vissuta fino a questo momento e di trovare se
possibile il modo di migliorarsi d’ora in poi.
mercoledì 19 ottobre 2016
Classifica ragazzi anime belli 2016 - parte 2
Seconda
parte della classifica dei ragazzi anime più belli 2016 ;-)
se
vi siete persi la prima parte, cliccate QUI.
- LEVI ACKERMANN - ATTACK ON TITAN
Chi
non ha ancora guardato Attack on Titan prego di farlo immediatamente
ed entrare nel club. Levi è certamente il personaggio più popolare
della serie, perché è incredibilmente forte con quell’aria da
duro so-tutto-io.
- SAKAMOTO - SAKAMOTO DESU GA?
Che
cosa si potrà mai dire di Sakamoto? È bello, affascinante,
intelligente, amato dalle donne e invidiato dai ragazzi. È
semplicemente perfetto!
Lui
è Cool, Cooler, Coolest-o !
- YATO - NORAGAMI
Yato,
un dio della guerra senza soldi e senza fissa dimora farà qualsiasi
cosa per voi, per soli 5 yen. Anche se va in giro con la tuta e
non ha per niente l’aria di un dio, fa colpo per quei bellissimi
occhi azzurri a forma di gatto e naturalmente a chi non piace un
personaggio allegro ma che in realtà nasconde un passato di sangue?
- AKABANE KARMA - ASSASSINATION CLASSROOM
Assassination
Classroom, è stato uno degli anime più promettenti del 2016.
Karma
fa parte della classe E, la classe che raccoglie su una montagna i
peggiori studenti della scuola che saranno costretti a salvare la
terra cercando di uccidere il loro professore. Ma Karma oltre a
essere indubbiamente figo per tutti è anche molto intelligente.
- ZEN - SNOW WHITE WITH THE RED HAIR
Snowwhite
with red hair si è rivelato essere uno degli anime più
belli di quest’anno con una protagonista, Shirayuki, rossa forte,
intelligente e coraggiosa. Non è così difficile credere al perché
il giovane principe Zen finisce con l’innamorarsi di Shirayuki.
- MIKETSUKAMI - INUXBOKU SS
Certo
che i ragazzi dai capelli bianchi sono così belli! Kyaa <3
Miketsukami
è un agente dei servizi segreti, che si occupa della giovane e
apparentemente scontrosa Ririchyo. È forte, paziente, servizievole e
possiede il sangue di una volpe, in caso di pericolo della sua
‘padrona’ si trasforma in una volpe.
E
può venire a versarmi il tè quando vuole. ;-)
Yona of the dawn - anime recensione
Yona
è giovane principessa figlia del re di Kouka, a cui non piace la
guerra e le armi. Lei vive una splendida vita nel suo castello tra
danze, vestiti, gioielli e un amore giovanile per Soo Woon, suo
cugino. Ma il suo sedicesimo compleanno porterà una vera disgrazia
nella sua vita: suo padre viene ucciso e lei è costretta a scappare
con il suo amico d’infanzia Hak.
Per
ottenere vendetta e adempiere a un destino incerto, partirà per
cercare i quattro dragoni.
La
storia di ‘Akatsuki no Yona’ è un lungo viaggio attraverso i
regni che il padre governava. Il viaggio, da sempre tappa
fondamentale per la crescita emotiva e la maturazione dei
protagonisti, è un viaggio semi serio: Yona vede finalmente la vita
al di fuori del castello, vede le ingiustizie, la povertà, la
corruzione, ma davanti a ciò non ha un atteggiamento ingenuamente
ottimista. Il bello di questo personaggio è proprio questo: pur
mantenendo ottimismo e un bel carattere, si rende costantemente conto
di essere solo un inutile principessa scappata da un castello. Sa
qual’è la sua posizione nel mondo ma si muove per cambiare la sua
situazione.
L’anime
strizza un po’ l’occhio al reverse harem,
inutile sottolineare l’ampia varietà di bei ragazzi che Yona
incontra.
Ma
al di là di ciò, non è presente una vera e propria storia d’amore,
viene data più importanza alla volontà della protagonista che vuole
migliorarsi per migliorare il mondo. I sentimenti vengono allusi e
messi in seconda parte e questo pone una linea netta tra il passato e
il presente, tra la frivola principessa Yona e la Yona vagabonda e
coraggiosa.
Aspettando la seconda stagione
Voto:
9
martedì 18 ottobre 2016
High School of the Dead - recensione
La direzione in cui va la storia è semplice: sfuggire dagli zombie, trovare amici e parenti e scoprire qualche verità nascosta e naturalmente scoprire che fine farà l’umanità.
Dentro
a questa linearità anche la trama è molto semplice, dove questo
gruppo improvvisato di sterminatori degli zombi incontra difficoltà
di volta in volta maggiori. Detto così l’anime potrebbe sembrare
nella media, ma quello che invece lo rende speciale è sicuramente è
sicuramente il suo dinamismo.
Colpi
di scena, paura, emozioni umane di vario genere, crudeltà,
combattimenti e soprattutto realismo: High School of the Dead
colpisce perché mostra come le persone potrebbero comportarsi se
accadesse una catastrofe simile e diciamocelo, non siamo tutti eroi,
c’è chi prima di rischiare la sua vita per qualcun altro si fa due
conti, c’è chi ti lascerebbe morire e c’è chi ti userebbe per
salvarsi le chiappe. Sono tutti possibili scenari che che
quest’anime mostra con cruda forza.
Ecchi:
Parte
del fascino e della popolarità di High School of the Dead è data
dall’ecchi presente in maniera folle, ci si guarda in giro vede
sono ragazze prosperose e con abiti succinti e naturalmente uomini
che cercano di non sporcare troppo sbavando. Lol
Personaggi:
Avendo
abbandonato la visione di film su catastrofi/horror anni fa non
ricordo più qual’è il tipo di personaggi che riesce ad arrivare
VIVO alla fine del film. Ma questo gruppo di studenti supera i
cliché, diventando da sfigato a cazzutissmo: c’è il protagonista
impulsivo idiota, la sua non ragazza che sa menare, l’infermiera
della scuola, la senpai appassionata di kendo con una vena sadica, il
bonaccione ciccione sfigato amante delle armi <3, la super
secchiona, poi una bambina e un cane. Nessun dubbio che un gruppo del
genere sopravviverà di sicuro.
Donne:
Un
aspetto interessante di High School of the Dead è il ruolo delle
donne. A parte il loro lato femminile con il corpo inquadrato con
maliziosa maestria, le donne qui sono forti, importanti, risolute e
combattono al pari degli uomini. E questa sorta di parità dei sessi
è uno dei motivi per cui è difficile abbandonare l’anime e attira
una fetta di persone che cerca una buona storia e buoni personaggi
dentro un contesto di anime d’azione-horror- ecchi.
Voto:
8
ps.
Io? Mhhh. Sono più il tipo da ‘barrichiamoci a casa e lasciamo
morire gli altri’ perciò credo che in un film sugli zombie potrei
sopravvivere per metà della storia. Ma sicuramente schiatterei in
qualche maniera cretina. LOL
martedì 27 settembre 2016
Gugure! Kokkuri San | anime recensione
Kohina
è una bambina che si è autoproclamata bambola. Un giorno mentre
gioca un gioco chiamato ‘kokkuri san’ invoca lo spirito di una
volpe chiamata Kokkuri. Kokkuri vedendo le condizioni pietosi in cui
versa la vita della bambina-bambola decide di rimanere prendendosi
cura di lei. A loro due presto si aggiungeranno altri spiriti alla
compagnia, un Inugami e un Tanuki.
Gugure – Kokkuri san presenta la tipica vivacità del comedy mischiato con il fantasy e il nonsense. Quest’anime è divertente, ironico, a tratti un po’ triste. Il carattere dei personaggi è così ben definito che si amalgamano perfettamente gli uni con gli altri diventando tutti protagonisti.
L'idea che sta alla base del personaggio di Kohina è semplicemente
deliziosa: Kohina cerca di distaccarsi dalle emozioni, facendo
finta di essere una bambola, cosicché da non poter provare dolore se
nessuno le parla, se mangia da sola o se non riesce ad avere amici. Ma in realtà Kohina è molto intelligente e matura per la sua età, certamente molto più dei suoi amici spiriti, è oltretutto dotata di un sano sarcasmo e di un misterioso magazzino di famiglia che contiene oggetti misteriosi, capaci di far invidia a Doraemon.
Non
bisogna dimenticare la gag con le parodie di certi film e naturalmente il surplus di essere provenienti dalla mitologia giapponese.
8+
aspettando una seconda stagione!
domenica 18 settembre 2016
Perché non scegliere Scienze della comunicazione | INSUBRIA
Moltissimi
anni fa quando ho terminato le medie, un giorno ho incontrato una mia
vecchia compagna di classe secchiona e quando alla domanda ‘che
scuola hai scelto di fare’ le ho risposo che sarei andata in un
istituto tecnico della zona, ha storto il naso come per dire che il
liceo scientifico a cui si era iscritta era decisamente su un altro
livello rispetto alla mia scelta.
La
stessa identica scena si è ripetuta anni dopo, a fine diploma, in
cui ho deciso che a dispetto dei tre anni buttati (bene) a fare
informatica avrei intrapreso la carriera di giornalista, con
iscrizione al corso di scienze della comunicazione all’Insubria.
Tutti mi hanno avvertito dell’inutilità del corso, che non avrei
mai trovato lavoro, che tutti i mediocri si iscrivevano lì,
mostrandomi gli oscuri presagi di un futuro senza lavoro.
Avevano
ragione? In parte.
CONTRO
1.
Troppa teoria: Su
DICIANNOVE corsi in Scienze della comunicazione solo DUE prevedevano
un parte pratica: comunicazione
pubblica e istituzionale e comunicazione delle emergenze ambientali.
In entrambi solo
poche ore sono state dedicate all’analisi della comunicazione in
sé. Uno spreco di tempo che regala soldi all’università e
trasforma la laurea in carta straccia, perché in questa maniera si
arriva nel mondo del lavoro senza avere in mano i minimi requisiti
per essere un addetto della
comunicazione decente.
2.
Troppi corsi inutili: gli
studenti scritti al corso di Scienze della comunicazione diventeranno
dei ‘comunicatori professionisti’ e a loro il corso elargisce
un’enorme bagaglio culturale che va
dall’ambito
umanistico allo
scientifico e tecnico, conematografico.
E va bene. Avere
una base di quello che si andrà a comunicare è importante ma 2/3
del corso hanno questo come obbiettivo! Poi
uno esce che
sa spiegare perfettamente la teoria delle stringhe e come ha recitato
Gerard De paridieu nella parte di Colombo ma non è capace di
scrivere un comunicato stampa.
Ecco
alcuni dei corsi più inutili:
.
storia contemporanea: certo è sempre più bella da fare in
università, ma non è che nei tredici anni passati da studente non
abbiamo mai fatto storia
.
letteratura italiana
.
filosofia teoretica: in cui si affrontava un pippone infinito su
Carlo Cattaneo
.
filosofia delle scienze sociali: metà corso era destinato a studiare
l’analisi di Indiana Jones, la’ltra metà all’inconscio umano.
.
linguistica e semiotica: un corso dedicato alla differenza delle
lingue
.
filosofia del diritto
.
informatica
Questo
non va bene. Quanti anni uno studente deve aspettare per imparare
effettivamente qualcosa senza girarci attorno? Il
corso di Scienze della comunicazione strutturato in questo modo
prevede che uno studente debba per forza fare la magistrale.
PRO
1.
Vi cambia di vedere il mondo: Con la media dell’8 ale superiori non
mi era mai piaciuto studiare, ero e sono mediamente intelligente e
puntualmente arrivavo sempre alla sera prima a mettermi sotto con gli
studi. Con l’università è cambiato molto, i libri sono più
difficili e ampi, i professori sono persone importanti con titoli e
premi alle spalle, i corsi gli sceglie lo studente. Scienze della
comunicazione vi regalerà l’amore per la conoscenza: dalla storia
dell’Unità d’Italia, alle sofferenze degli indios,
all’incredibile evoluzione del pensiero sull’universo, alle
teorie più strane dell’universo.
Il
difetto più grande di questo corso diventa anche il suo pregio, ma
buttare 3000 euro per un po’ di cultura generale non ha senso.
Conclusione
Con
questo non voglio dire che con Scienze della comunicazione non
troverete mai lavoro e né voglio denigrare l’Insubria, per carità.
Il mio consiglio rimane di scegliere una corso con cui abbiate molto
probabilità di trovare impiego. E se siete in dubbio su quale corso
si adatti meglio a voi informatevi,
informatevi, informatevi!
giovedì 15 settembre 2016
Mononokean l'imbronciato - recensione
Anime
serie in streaming su Yamato Video.
Genere:
comedy, slice of life, fantasy
Ashiya
è un ragazzo che vuole godersi la sua nuova vita da studente delle
superiori ma la sera prima di andare a scuola incontra un piccolo
animale peloso sul marciapiedi, nessuno sembra curarsene e lui decide
di metterlo in un sacchetto cosicché non venga calpestato per
sbaglio. Ma l’animale decide di seguirlo e gli si appiccica
addosso, caso vuole che sia uno yokai che comincia a succhiargli via
via l’energia vitale.
Disperato
e senza energia, Ashiya vede per caso un volantino che pubblicizza
esorcismi su yokai e decide di chiamare il numero e al telefono
rispondere il padrone del Mononokean, lo scontroso Abeno Itsuki.
Commento:
Nel
corso degli episodi a Ashiya e Abeno si ne aggiungeranno altri
personaggi, la maggior parte yokai che hanno bisogno di aiuto e
persone legate in qualche modo agli yokai. Ogni storia fa scoprire
qualcosa in più sul misterioso Mondo Nascosto, del passato di Abeno
e della ambigua capacità di Ashiya di riuscire a vedere gli yokai,
invisibili agli occhi di tutti.
Sebbene
Mononokean l’imbronciato segua i classici stereotipi del
protagonista apparentemente incapace di checché ma buono e con doti
nascoste, non è difficile affezionarsi all’anime, perché è
comico, leggero, a tratti riesce a far commuovere e regala una realtà
dove all’insaputa delle persone, qualcosa di magico e misterioso
accade sempre.
Voto:
7++
martedì 6 settembre 2016
Snow white with the red hair - Biancaneve dai capelli rossi - anime recensione
E’
un manga shoho, trasposto in anime e trasmesso in Giappone dal 6
luglio 2015 e il 28 marzo 2016.
Occhi verdi, pelle candida e capelli di un rosso intenso. Shirayuki è un’intelligente ragazza che ha intrapreso la carriera di erborista nel lontano paese di Tambarun.
Benché
la sua vita trascorra tranquilla, quell’inusuale colore di capelli
la porta a essere oggetto di attenzioni da parte di Raj, Principe di
Tambarun che la vorrebbe come sua concubina.
Shirayuki
fugge dalla sua città, ma il destino le regalerà un incontro
speciale con un ragazzo misterioso di nome Zen.
TRAMA
La
storia su Shirayuki e la sua vita nel palazzo del regno di Clarines.
Ogni
episodio ricopre una storia a sé, dove si vede la ragazza dei
capelli rossi cercare di aiutare qualcuno non solo con le sue abilità
da erborista, ma anche grazie all’intuito e all’intelligenza.
Naturalmente in background, dal momento che questo è uno shojo, non
manca la storia d’amore e anche numerosi pretendenti.
SHIRAYUKI
Shirayuki
è il migliore personaggio femminile fin’ora mai visto. È
intelligente, forte, coraggiosa, generosa, piange pochissimo ha una
determinazione incredibile e non si ferma davanti a nulla. E anche se
deve sottostare al giudizio degli altri per via dei suoi inusuali
capelli rossi, la sua bontà non viene scalfita, ma non manca di
mostrare rabbia talvolta. Come si può non amare questo personaggio?
Voto:
8
venerdì 2 settembre 2016
Classifica ragazzi anime belli 2016 | parte 1
Quando
cerco un’anime da guardare, nel 100% dei casi controllo quanti e
quali ragazzi carini ci sono. Diciamocelo, i personaggi 2D degli
anime fanno battere il cuore a molti, un vero peccato per tutti
quelli che hanno trovato la propria waifu o l’husbando perfetti nel
mondo al di là dello schermo.
Me
compresa.
Cominciamo
con la prima parte della classifica dei più bei ragazzi degli anime / manga:
-
Tomoe - Kamisama Kiss
Lo
yokai Tomoe, è diventato il familio di Nanami, una ragazza delle
superiori che si è ritrovata ad essere una dea terrestre. Tomoe ha
una personalità scorbutica e Nanami deve sopportare le sue
frecciatine e le sue prepotenze, ma in realtà lui è buono e dolce e
si prende cura di lei ed è estremamente diligente nel suo lavoro al
tempio.
- Yu e Mika – Owari no Seraph
Seraph
of the End è uno di quegli anime che dopo la prima puntata non
desideravo più rivedere, invece ho finito col vedere entrambe le
stagioni. L’anime parla di una grande amicizia tra due ragazzi Mika
e Yu, in un mondo pieno di vampiri e militari che li combattono. E
ovviamente è pieno di bellimbusti.
-
Abeno – Mononokean l’imbronciato
Con
l’aria sempre imbronciata, Abeno è il padrone del Mononokean e
aiuta gli Yokai a lasciare il mondo degli umani perché vadano nel
Mondo Segreto. Attualmente è in cerca di un nuovo assistente.
Qualche volontario?
-
Genos – One Punch Man
Sarà
quello sguardo truce che si porta dietro o forse è per il fatto che
è un cazzutissimo cyborg diciannovenne super popolare tra gli eroi,
ma è davvero affascinante. Soprattutto se lo si paragona al suo
maestro, ovvero l’uomo più forte quanto sconosciuto del mondo,
Saitama.
- Decim – Death Parade
E’
un misterioso barman dagli stupendi capelli bianchi e dallo sguardo fisso e sarà sempre
pronto ad accogliervi in tutta la sua compostezza, non appena sarete
morti.
- tutti di – Norn 9
Troppa carne in giro in un'unica nave volante, assieme a tre bellissime ragazze e un'affascinante storia che vi stimolerà in tutto per tutto.
- Izaya Orihara - Durarara!
Izaya
è una delle persone con cui è meglio non aver a che fare se passate
da Ikebukuro. Ama gli esseri umani, ha una mente acuta che usa per
manipolare le persone ed è bello quanto pericoloso.
Ah
ed è il nemico giurato dei telefoni per ragazze e di Shizuo
Heiwajima
- Shizuo Heiwajima - Durarara!
Fratello
maggiore di un attore famoso. Shizuo è l’uomo più forte di
Ikebukuro e veste sempre come un barista. Lui odia davvero la
violenza ma attenzione a non farlo arrabbiare, altrimenti vi lancerà
addosso macchinette per le bibite e segnali stradali!
Parte 2 in arrivo !
Parte 2 in arrivo !
domenica 28 agosto 2016
Promo capitolo 4 volume 4 | Hakushaku to yousei - light novel ita
Si
è appena consumato un omicidio nella tenuta ad Hasting di Mrs.
Collins. Le onde hanno ingrossato il mare e quindi è impossibile
raggiungere la terra ferma. Non rimane altro che scoprire chi è il
colpevole del presunto omicidio e dove si nasconde il misterioso
Ulysses.
Ma
non mancheranno dubbi e misteri su Ermine e sulla verità di Teresa.
Anime shojo consigliato: “Snow white with the red hair”
Se
non l’avete ancora visto, date un’occhiata a questo anime.
Biancaneve altresì detta Shirayuki, è una rossa dagli occhi verdi
che fa l’erborista, ha un carattere determinate, forte, ma soprattutto piange pochissimo. L'incontro con Zen, che si rivelerà essere un Principe, cambierà la sua vita.
PUBBLICAZIONE: 1 SETTEMBRE 2016
Intanto godetevi un paragrafo del capitolo 4 intitolato "Il mare e le selkie"
Dal
momento che non era così comune per le selkie affidare i loro cuori,
non li davano con solo il qualsiasi tipo di gratitudine sentissero.
L’umano che avesse ottenuto il cuore avrebbe avuto il potere di
controllare il destino delle selkie, per cui ciò era ristretto a
coloro che erano di fiducia da generazione in generazione.
-
“Ma un umano a cui viene dato il cuore non cercherebbe di usare le
selkie.”-
-
“…..Stai dicendo che l’ha preso in qualche altra maniera?”-
Perciò
poteva non essere qualcuno che ne era il legittimo proprietario. Nel
caso che una persona possieda il cuore e abbia cattive intenzioni,
basta solo questo per causare dolore alle anime del clan delle selkie
e sarebbero state avvelenate dall’ansia di non poter essere curate.
Lei voleva fare qualcosa, ma non sapeva chi fosse Ulysses, che
avrebbe potuto essere colui che possedeva il ‘cuore’.
-
“Comunque, devo concentrarmi sui loro manti piuttosto che sul
cuore. Probabilmente è difficile cercare di portarli tutti in una
sola volta, per cui credo che i loro manti siano qui in questa
tenuta. Nico, tu non saresti visto con sospetto poco importa in quale
stanza entri.”-
- “cooosa, stai dicendo che dovrei essere io a cercarli?”-
- “cooosa, stai dicendo che dovrei essere io a cercarli?”-
-
“Ovviamente, le cercherò anch’io, ma devo far finta di essere
Teresa durante il giorno e non avrò nessuna libertà durante la
notte.”-
Nico
fece ‘tsk’ con la lingua, ma in tutta fretta andò giù con tutte
e quattro le zampe quando si sentì bussare alla porta.
Cheap Lolita accessories | brooch version !
Accessories
in a lolita outfit are importants as well as the main piece. Without
proper amount of accessories an outfit with look dull.
One
of the accessories that i’m currently liking are brooches. You can
find endless variety of this accessories that can fit any dress.
Gothic
Lolita
Gothic
lolita has a lot of black in it, but also cold colours like green,
blu, purple.
I
think it’s better for this style to use something more attractive
and majestic like some accessories
with
gold and small rhinestones in it
Sweet
Lolita
Use
the immagination !
Pastries,
cute animals like cats (cat’s tea party you know and such) and
themed brooches. If you’re wearing some alice inspired print you
should go with something related, like a bunny- clock - tea –
‘drink me’ brooch.
Classic
Lolita
This
is my favourite style.
For
this style that is based on elegance, I found out that everything is
suitable for it: flowers like lavender and daisy, then butterflies
and bees.
The
rule is listen to what theprint on the dress is telling you, that’s
the key.
ex.
The violing which can you see in the image recalls a Innocent World
print.
Bonus:
there are some item that you can use in every loli-style mentioned
above:
pearls
& rhinestones: pearls are sinonymun of elegance, and rhinestone
are simply mesmerizing.
roses:
flowers in general give that sensual and romantic touch to every
coord. You can use them also as hair pin or beautiful headband.



















