Sono
rimasta davvero colpita da quanto disprezzo c'è per queste ragazze,
le living doll. Ma nessuna ragazza qui in Italia ha mai sognato di
diventare una bambola? Io personalmente sì.
Ma
curiosa di sapere la tendenza qui in Italia, ho provato a
Googlare la richiesta
“come
assomigliare a una bambola”
e il massimo che è ho trovato era un tutorial su come fare una
bambola voodoo, che prima o poi serve a tutti, ;-) ma non era quello
che stavo cercando.
“Che
messaggio comunica una ragazzina come Venus alle sue coetanee, o a
quelle ancora più giovani? In tutti questi video che provocano
sensazioni miste a tenerezza e preoccupazione, non ho visto mai
la ragazzina esporre un suo pensiero su qualcosa anche solo di
banale, si preoccupa piuttosto di imbrattarsi le labbra con granuli
colorati di zucchero, applicarsi a perfezione le extension, per
non parlare poi dei suoi occhi esageratamente grandi.”
COMMENTI:
Il
commento che mi è dispiaciuto di più è di quella di una ragazza
che
a lettere maiuscole la chiama “fenomeno
da baraccone”.
E non solo in quell'articolo, ma anche in molti altri.
I
tre aspetti che saltano fuori dai molti
commenti per queste ragazzine sono principalmente :
1)
Sono
inquietanti=
Non direi proprio. Capisco
un certo sguardo inorridito verso
ragazze e ragazzi come “Justin Jedlica e Valeria Lukanova”
che spendeno 100. mila dollari
per somigliare a Barbie e Ken, e xsonalmente gli trovo
inquietanti, ma per casi come
Kotakoti e Venus Angelic, tutta questa agitazione mi sembra non poco
fuori luogo.
2)
Non è un buon
modello= C'è una
bella differenza qui: queste ragazze non
vogliono diventare delle bambole, vogliono assomigliarle.
E non vogliono somigliarle in modo perfetto, il fatto che abbiano dei
bei tratti è solo un regalo di madre natura.
Cioè:
avere
una bella pelle, degli occhi grandi, boccoli tra i capelli, vestitini
carini e collant in pizzo bianco e
cose così insomma. È un'esagerazione dire che ricerchino la
perfezione, o addirittura che chiamano a
sé frotte di pedofili maniaci. Quelli esistono a prescindere.
Sono
troppo magre? Non è detto,
on line ci sono blog di splendide lolita plus size carinosissime.
Non
ci trovo nulla di pericoloso finché si tratta di trucco e vestiti
carini. Tra l'altro le bambole a cui somigliare non sono le Barbie e
Bratz, ma sono bambole tipo Licca chan, tutta giapponese, dai tratti
moooolto più dolci.
-
Living Doll:
Venus Angelic e
KotaKoti,
ma anche Sui
Princess(una hime
gyaru <3), non hanno le rotelle fuori posto.
Non
le trovo agghiaccianti, bisogna guardare i loro video per rendersene
conto, la
definizione di “bambole viventi” gliel'hanno data i media per
fare notizia, se
anch'io fossi nata con dei tratti così delicati, farei di tutto per
essere più carina possibile: una ragazza bella non vuol dire
necessariamente che sia furba o che sia fuori di testa.
2)
Dolce dolce: il loro stile è kawaii, con gonne, fiocchetti, abiti
costosi Lolita, che è uno stile splendido, fatto di pizzi,
sottogonne, boccoli tra i capelli e bellissime stampe (nel Classic
Lolita sono a dir poco stupende) e ha delle regole da seguire
nell'indosso, ma questo non vuol dire ci nel mondo ci sono frotte di
pazze che non sono riuscite a crescere mentalmente.
3)
Kotakoti: si sprecano i post che vorrebbero infangarla, cioé
photoshop=
s'insinua che ne faccia un uso massiccio perfino nei video.
Anche
se fosse? Ognuno a diritto di farlo, non vedo cosa ci sia di
male.
Kotakoti
è una delle più belle ragazze che abbia mai visto, certo i suoi
video la fanno sembrare veramente una bambola (data dalla mancanza di
espressione nello sguardo e nella voce ).
È
furba grida qualche bacchettone= fossi anch'io una bellezza così,
farei di tutto per puntare sul mio corpo, voi? E deve essere bella
per forma se no, non sarebbe in giappone a fare da modella, con
Tsubasa Masuwaka. Fa bene, non c'è nulla di male.
3)Moda
occidentale vs orientale: da noi, qui in Italia, purtroppo
la moda giapponese non dilaga. Ciò che lì viene definito “cute,
sweet, kawaii”, qui si trasforma semplicemente in
bon
ton. Se ci fate caso la nostra e della maggior parte dei paesi
occidentale la società verte sulla seduzione,
sull'essere provocanti, magrissime, rifattissime, e su
quelle orrende foto con le labbra arricciate (il termine tecnico che
avevo scovato una volta era “a culo d'oca”;-) ) e tette
all'infuori.
Dunque,
chi è peggio e chi è decisamente meglio?
Tutti
questi commenti sono una gran schifezza, preferisco di gran lunga che
le ragazzine di oggi seguano modelli dolci e carini, ma questo non
significa che regrediranno allo stato infantile, è solo uno stile,
una maniera di vestire.
Splendida
è l'affermazione di Venus Angelic:
“hopefully
i can spread this style because everyone love cute things.”
Altro
che ragazzine chee si disegnano tre peni sulla pancia e una
freccia che punta verso il basso (aneddoto di un vecchio compagno) e
poi postano tutto su facebook.
:-(