mercoledì 15 maggio 2013

Barajou no kiss (recensione)




Se il vostro secondo desiderio fosse quello di trovarvi con quattro bei fusti con il compito di esaudire ogni vostro desiderio cosa fareste?


Beh è quello che succede ad Anis, una ragazzina con problemi a scuola per via del suo collarino a forma di rosa, un amuleto regalatole dal padre che l'ha ammonita dicendole che se l'avesse tolto una punizione sarebbe caduta su di lei.
Ma quando questo succede, a opera di Ninufa, un piccolo pipistrello parlante, Anis si ritrova con la sua punizione: 4 bellissimi ragazzi, i cavalieri della Rosa ( stranissimamente inseguiti da petali di rosa....)

infatti lei è una Dominion (una dominatrice) legata a questi cavalieri da un contratto, il Rosette, Anis gli può evocare, e loro usano il suo sangue per alimentare i loro poteri.
Il risultato?

Una zuppa: c'è di tutto e di più:
dalle carte magiche stile Card Captor Sakura, al cattivo imparentato e con un difficile rapporto con la protagonista (come in Full Metal Alchemist) e immancabile è la paladina che salva il mondo:
un po' come se Sailor Moon si ritrovasse con 4 Milord e lei non avesse nessun potere.
È un manga leggibile, nulla di eccezionale, a parte i i disegni ricchi e molto particolareggiati.
Le due pecche che troverete sono:
1) La bidimensionalità della protagonista: a parte la minigonna perennemente svolazzante,
Anis non è un personaggio profondo, è la tipica ragazzina che trovate in qualsiasi cartone: solare- vivace- ottimista-faro nella notte - che non si arrende mai.
La sua vita e il suo passato non vengono minimamente indagati e ciliegina sulla torta: non sa fare nulla, al massimo si sacrifica (come l'inutile collega di Vampire Knight di Hino Matsuri)

2)TROPPA GENTE NEL BRODO: d'accordo, sarà anche un manga harem, sarà anche probabile che 4 ragazzi bellissimi possano innamorarsi della stessa persona (poi cosa ci vedano in lei è tutto da scoprire...)sarà che di uomini sexy nel manga ne sbuchino come funghi, MA SONO TROPPI.
È chiaro come il sole che la mangaka abbia dato più peso ai personaggi maschili, non solo nei bellissimi disegni ma anche nella costruzione del personaggio, i 4 cavalieri oscurano violentemente la protagonista, l'intreccio della storia è basato su come si muovono loro e non lei.
La trama è avvincente e qui ritroviamo un'affinità con la già citata Hino Matsuri, dalle idee di base fantastiche ma che alla fine chissà perché non “fruttano”.

E infine cosa imperdonabile: Anis non è il soggetto della narrazione ma ne è l'oggetto, invece di mandare avanti la storia, è la storia che trascina lei.
Voto: 6
e immancabile sbuca il triangolo... o pentagolo?
( Adesso che ci penso anche Milord va in giro con le tasche piene di rose??)


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