E di certo non consiste nel mangiare
unghie di drago, polveri cinesi, e integratori che più che farti diventare più
intelligente rischi che ti cresca un braccio sulla schiena :-P
Ecco invece il metodo “Super
Quark”, infallibile Il metodo s’ispira a Pieroangela e figlio che da sempre hanno condotto Super Quark, il loro metodo di esposizione è affabile, non annoia e soprattutto è interessante, tanto da portare lo spettatore medio a continuare a sentire la spiegazione.
Il
concetto fondamentale per chi utilizza questo metodo è 1 solo:
insegnare, ovvero trasmettere l’informazione: nello stesso modo voi
dovete andare all’esame e immaginare che il vostro interlocutore non sappia
nulla e quindi dovete trasmettergli la vostra conoscenza.
Ecco come:
A casa:
1) Rileggere il testo: decine e decine di volte. Più lo leggete e più riuscirete ad
impararlo. Ogni qual volta che
rileggerete imparerete qualcosa di più
2) Parlate ad
alta voce: inutile sospirare di
fronte a questo consiglio, in fondo è dell’orale che si tratta infatti dovrete
parlare. Altrimenti è come fare l’esame della patente senza mai essere saliti
su una macchina, capito?
dove, come, quando? Che importa, in cucina, in camera, in un bosco, in u
giardino giapponese dove volete, basta che ci sia silenzio e che nessuno vi
disturbi.
3) Parlate a gesti:
i gesti delle mani sono più importanti, accompagnano le parole, esaltano
determinati concetti, e poi vi alleggeriscono della tensione. Non muoversi è un
po’ come tenere tutto dentro, muovendovi invece sarete più inclini a riordare
le cose. Ma attenti, all’esame non giochicchiate nervosamente con mani o con i
capelli, non mostrate la vostra tensione!
4) Ripetere
tanto da saper dire in 5 modi diversi
la lezione che avete studiato: dovete imparare il concetto sotto diversi punti
di vista.
A l l’ e s a m e :
5) Faccia
serena : sorridete, controllare il
respiro, e ripetete “so tutto”. Siate sereni, un buon orale sta anche nel non
andare in panico quando non sapete una risposta, se non la sapete non cade giù
il mondo, c’è chi invece si demoralizza a tal punto da arrendersi completamente
che non risponde più nemmeno alle domande successive anche se le sa. Stupido.
Non siete mica al milionario che se non sapete una cosa perdete il malloppo.
6) Abolite,
distruggete, deatomizzate gli “ ehm ”,
soprattutto quelli lunghi parecchi secondi. Perché a chi ascolta danno l’idea che voi abbiate dei
buchi di memoria e che stiate tentando di ricordare. Inoltre queste
interruzioni spezzano il discorso, il quale dovrebbe essere fluido e non
sconnesso.
7) Non urlate! Capita (spessissimo) che si creda che più si urli più sembra che si sappia e invece no, date solo fastidio. Perché a un esame orale davanti a voi sta un solo esaminatore, dietro di voi sta la platea e alla platea non interessa sapere cosa e quanto abbiate imparato. Il tono giusto? È quello che usate con i vostri amici in una situazione normale.
7) Non urlate! Capita (spessissimo) che si creda che più si urli più sembra che si sappia e invece no, date solo fastidio. Perché a un esame orale davanti a voi sta un solo esaminatore, dietro di voi sta la platea e alla platea non interessa sapere cosa e quanto abbiate imparato. Il tono giusto? È quello che usate con i vostri amici in una situazione normale.
8) Dite il
TUTTO e il PiU’. Avete studiato.
Avete faticato. E ora siete lì a parlare davanti all’esaminatore.
Quest’ultimo
non sa, a prescindere, della fatica boia che avete fatto per studiare:
non sa
che avete sacrificato la Champions per studiarvi il Petrarchismo
non sa che vi siete
persi l’anteprima di Magic Mike
non sa che volevate andare al concerto dove avreste
fatto pazzie di ogni genere ma siete rimasti incastrati con un “maledettessimo”
Baudlaire.
Non lo sa. Non lo saprà mai.
Ma
voi dimostrate di sapere tutto.
Esempio:
se state parlando del Naturalismo come
movimento, collegate subito a Zola e poi dite che è grazie a quest’ultimo che
Verga è passato al verismo che ha preso certi concetti del naturalismo, e fate
le differenze tra i due movimenti ritornando al verismo però. Semplice, ma c’è
un’unica regola: avere studiato, se no vi arrampicate sugli specchi e
l’esaminatore non è stupido
9) Credeteci: bisogna credere nelle cose che si dicono e
che si fanno.
Potete anche studiarvi benissimo la 2° guerra mondiale ma se
l’espressione della vostra faccia resterà dubbiosa allora sarà dubbiosa anche
la possibilità di un 10 o di un 30.
Ma se sarete tanto entusiasti e
enusiasmanti ella vostra esposizione allora prenderete più punti e potrete perfino far credere che è grazie a voi che la terra gira. Capito?
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