Che cattiveria a X Factor,
anzi razzismo puro contro una categoria incompresa, quale?
Quella degli antipatici.
Fattaccio riguarda le
audizioni del programma, in cui si è presentata una 34enne, di bella presenza,
esuberante, che dopo un sentito saluto al pubblico ha esordito snocciolando,
con quella che è stata definita arroganza,le sue prodezze: il fatto che avesse lavorato a teatro, che avesse
una sorta di band, che volesse fare cinema.
D’accordo. Ci sta. Ci sta
anche che il pubblico abbia fischiato e gridato vari “buuuu”.
Peccato che nel bel mezzo
della sua esibizione (buona) Morgan l’abbia eclatantemente interrotta, propinando come scusa che era un’antipatica,
non contento le ha pure detto, in
salsa stronzetta, che se non aveva combinato nulla fino ai suoi
34 anni un motivo c’era.
Anche la Ventura, in salsa
finta politically corretc, ha inveito su questa poveretta dandole
dell’arrogante e facendo una semi paternale scontatissima sull’umiltà nella
vita.
Nascondono nella loro finta
arroganza la propria timidezza, i propri timori, e lasciano che sia l’antipatia
a sondare il terreno, poi molto dopo mostrano chi sono veramente.
Che
cattiveria.
Stare su un palco davanti
alla gente non significa necessariamente mostrarsi umili, timidi e carini, bisogna mostrarsi come si è e se la propria
personalità comprende anche un lato antipatico perché nasconderlo per far
piacere gli altri?
Peccato
che questa 34enne abbia accettato,
sconfitta dalle varie prediche, il consiglio di rimoderarsi, non si può e non si deve
accettare di cambiare se stessi perché agli altri non si piace.
Ammetto di essere stata di parte,
ma qualunque altro semi finto antipatico lo sarebbe, in fondo nel gruppo di
amici c’è la bella, il brutto, il forzuto, il secchione, l’introversa, ma
soprattutto costante rimane l’antipatico, senza di lui che divertimento vita sarebbe?
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