domenica 7 luglio 2013

Quando mamma non c'è (Realt Time)


Su Real Time i nuovi programmi escono come funghi. “Quando mamma non c’è”, è il tipico programma trash/educativo che dice al telespettatore medio che una buona educazione è quella che plasma l’uomo e lo porta avanti nella vita.

 Due ragazzi vengono lasciati a se stessi per 4 giorni, senza cibo, acqua, con pochi soldi per la spesa, una lista di faccende domestiche da sbrigare e la loro casa zeppa di telecamere, ovviamente senza genitori, che però sono appostati nella casa a fianco e vedono cosa fanno i loro figli e soprattutto come se la cavano da soli.
Compito dei figli: fare le faccende di casa, comprare del cibo per degli ospiti a sorpresa.

3 sono le cose, nei 4 giorni, saltano subito all’occhio:
  • Non hanno mai pulito casa: molti ragazzi non hanno mai passato l’aspirapolvere sui tappeti o non sanno usare la lavatrice, anzi sono state proprio le madri a impedirglielo e a non insegnarli
  • Non sanno gestire i soldi: nessuno di loro comprende il valore del denaro: non a caso la loro spesa contiene un’enormità impressionante di dolciumi e di bibite a rischio di morire per overdose da zuccheri
  • Il primo pensiero di ogni adolescente quando i genitori sono via è: dare una festa.
    E che festa... lasciare dei ragazzini scatenarsi lascivamente da soli a casa propria può condurre i genitori a strapparsi i capelli a ciocche. A prova di svenimenti

Il programma non bacchetta i figli anzi la colpa la si addossa ai genitori, il più grande errore che i genitori fanno è quello di lasciare troppo presto troppo spazio ai figli nei campi sbagliati per questo nel programma sono in molti ad essere disperati:
permettono ai figli di avere presto la propria indipendenza quando ancora devono essere guidati e cresciuti, permettono che l’astio tra fratelli non venga risolto, li lasciano rinchiudersi per ore nelle proprie camere ( favolosa è la seconda puntata dove due sorelle hanno camere ad accesso riservato tipo hotel) di chiedere continuamente soldi, di non saper usare una lavatrice o preparare da mangiare.
Alla fine si ritrovano con dei diciassettenni che vogliono avere i diritti dei trentenni.

Sarebbe bello fare la stessa cosa con i propri figli per mettergli alla prova e vedere se gli si è insegnato a vivere civilmente ma soprattutto se godono del “buon senso”
Nella migliore delle ipotesi potreste trovare la casa intatta, nella peggiore i vostri figli potrebbero portarvi a Forum (ed è successo) per violazione di privacy.

Chi semina vento…

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