Capita davvero pochissime volte di vedere un’anime talmente soddisfacente e bello da non riuscire più a distogliere lo sguardo. È stato il caso di Attack on Titan, Psycho Pass, Erased e adesso Re: Zero.
TRAMA
Natsuki
Subaro, un ragazzo che ama i video game, mentre sta tornando a casa
si ritrova improvvisamente in un mondo parallelo. Senza sapere come
comportarsi, proverà ad agire assecondando i suggerimenti della sua
ampia coscienza sul mondo fantasy e incontrerà Emilia che aiuterà
nella sua ricerca. Quello che Subaru non sa ancora è nel mondo
fantasy in cui si ritrova sarà la sua morte periodica a muovere la
storia.
Il
leit motiv di questo anime è certamente la possibilità di viaggiare
nel tempo attraverso la morte. Un tema trattato con una drammaticità
che aumenta a ogni puntata mentre la trama è inscatolata con
maestria e chi guarda si ritrova con la stessa visione di Subaru. Le
sottotrame arricchiscono la storia principale grazie a intrecci di
nuovi personaggi e alla scoperta e analisi di quegli già conosciuti.
PROTAGONISTA
Il
protagonista convince. Con la personalità di un normale ragazzino
neet che sta sempre a giocare, vive e subisce questa storia in
maniera ingenua, come quasi non se ne renda conto, per poi cercare di
conquistare, come ogni buon personaggio la maturità degna di un
eroe, senza però cadere nello scontato. Vive il mondo in cui si
ritrova con l’ironia di un lettore di fantasy che conosce tutti gli
stereotipi e ciò rende ancora più piacevole la visione del suo
agghiacciante viaggio.
La
possibilità di tornare indietro nel tempo è una delle più
affascinanti macchinazioni mentali umane. Quanti di noi vorrebbero
tornare indietro nel tempo e cambiare le proprie azioni e dunque il
corso degli eventi? A pensarci su da profani si rischierebbe di
cadere nella filosofia da quattro soldi,
Un
altro anime simile consigliato: Erased
Re:
Zero VOTO: 10
Avvincente.
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