mercoledì 19 ottobre 2016

Yona of the dawn - anime recensione


Yona è giovane principessa figlia del re di Kouka, a cui non piace la guerra e le armi. Lei vive una splendida vita nel suo castello tra danze, vestiti, gioielli e un amore giovanile per Soo Woon, suo cugino. Ma il suo sedicesimo compleanno porterà una vera disgrazia nella sua vita: suo padre viene ucciso e lei è costretta a scappare con il suo amico d’infanzia Hak.
Per ottenere vendetta e adempiere a un destino incerto, partirà per cercare i quattro dragoni.



La storia di ‘Akatsuki no Yona’ è un lungo viaggio attraverso i regni che il padre governava. Il viaggio, da sempre tappa fondamentale per la crescita emotiva e la maturazione dei protagonisti, è un viaggio semi serio: Yona vede finalmente la vita al di fuori del castello, vede le ingiustizie, la povertà, la corruzione, ma davanti a ciò non ha un atteggiamento ingenuamente ottimista. Il bello di questo personaggio è proprio questo: pur mantenendo ottimismo e un bel carattere, si rende costantemente conto di essere solo un inutile principessa scappata da un castello. Sa qual’è la sua posizione nel mondo ma si muove per cambiare la sua situazione.


L’anime strizza un po’ l’occhio al reverse harem, inutile sottolineare l’ampia varietà di bei ragazzi che Yona incontra.
Ma al di là di ciò, non è presente una vera e propria storia d’amore, viene data più importanza alla volontà della protagonista che vuole migliorarsi per migliorare il mondo. I sentimenti vengono allusi e messi in seconda parte e questo pone una linea netta tra il passato e il presente, tra la frivola principessa Yona e la Yona vagabonda e coraggiosa.

Aspettando la seconda stagione

Voto: 9

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