Fossa scavata allegramente non solo dagli avversari, in primis Berlusconi, ma anche dai media,
che si sono rivelati molto più che di parte e hanno trasformato il Prof in un punchigball mediatico.
Il Prof, osannato all’inizio della sua carriera da Premier, come salvatore, come l’anti Berlusconi, il politico senza scaldali, il Super Mario, fino a quando non si è arrivati alla fine del governo, allora tutti i partiti si “sono accorti” che il governo stava sbagliando e si sono messi a bersagliarlo.
No? Qualsiasi cosa lui dica diventa scaldalo :
dalla coniazione della “salita” in politica, al fatto che dica che “Brunetta è un professore di una certa statura accademica”.
Gli attacchi al Premier
dimissionario si moltiplicano a vista
d’occhio, lui, il professore costretto a diventare il malvagio tassatore
che prende i cittadini per le caviglie e scuote per cavarne fino all’ultimo
centesimo.
Attacchi di pessimo gusto
contro le battute del Professore, battute che si fanno e che è lecito fare
durante una campagna elettoraleEcco una variegata serie di attacchi :
«Inizio seriamente a dubitare della capacità di giudizio del presidente del Consiglio Monti. (Berlusconi)
“un campione della "razza padrona” (Vendola)
E INFINE:
- «Monti, non ha più credibilità>: famoso mantra di Berlusconi, evidentemente deluso, come un bambino a cui tolgono le caramelle, dal professore che aveva promesso di non fermarsi.
Perla di infinita saggezza berlusconiana, che
però ha dimenticato, giusto un anno fa, al vertice UE di Bruxelles, i risolini e le
occhiate scambiate dalla Merkel e Sarkò alla domanda sul premier (di allora)
Berlusconi.
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