Manga di grande interesse sociale.
Se di primo acchito può
sembrare banale e di seconda categoria, poi però rivela la sua vera assenza.
Tutto è
creato ad hoc: dai disegni dal tratto marcato alla protagonista, mai
tipicamente insulsa,
è brutta, timida,incapace di intrattenere rapporti sociali,
passa ore a giocare a videogame semi-erotici, si dispera drammaticamente delle
sue gaffe, si definisce mojo ( ragazza che non ha rapporti sociali con l'altro sesso ed è vergine)
Ovvero, è la vera rappresentazione di come la maggior parte
delle ragazze (e delle donne) si vedono e si sentono.
Protagonista è la mente di Kuroki Tomoko, 15 anni, confusa, chiusa a riccio,
che cerca di migliorare i difetti, primo tra tutti la fobia sociale, pensa prima di parlare e finisce per
dire idiozie, creando dei
quadretti davvero comici.
I disegni non sono né delicati né leziosi dei tipici
shojo, ma marcano e analizzano tante tematiche sociali: dall'omologazione,
il dilagare delle ragazze che si vestono come sciacquette, all'approccio
precoce al sesso che è visto con un'affascinante morbosità, alla
tecnologia, e al mondo virtuale che minano i rapporti con le persone.
E la domanda che ci si pone alla fine è: .. cambierà in bene o in male?
Un vero elogio all'unicità di se stessi.
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