venerdì 7 settembre 2012

killer quattordicenne, ma la pena è solo di un anno


Joyce “Winsie” Hau (15) offende Polly K (16) commentando una presunta tresca di quest’ultima,
Polly K con il findanzatino Weasley cerca e assolda per 100 euro su facebook Jinhua K quattordicenne che uccide a coltellate A.

Si parla di ragazzini.
Ma il problema come hanno commentato tutti, non è facebook, anche una pistola è innocua di per sé, dipende da chi la usa, facebook è solo uno strumento, sono i ragazzi di oggi che sono cresciuti male e ancor peggio sono le persone che gli hanno cresciuti.
Ma dove sono finiti i ragazzi di una volta?
Si dice quattordicenni e si pensa a ragazzini che fanno la prima media, che sono appena usciti dall’infanzia, e sono appena entrati nell’età adolescenziale, allo stress per i cambiamenti ormonali, per nuove responsabilità, nuovi amici, non gli si collega, o per meglio dire collegava alla droga, al sesso, alle liti sanguinose e sicuramente non all’omicidio.

E invece adesso dilagano i bimbiminkia, le sciacquette super young, i ragazzini-cavie-da-laboratorio che aspettano i messaggi tutto il giorno, che fumano come turchi, che si ubriacano, si mettono a guidare e vanno all’altro mondo portandosi dietro anche altri, che non hanno un’educazione solida, piena di quei valori che formano l’uomo.

Ma soprattutto dilagano i ragazzi che non sono forti dentro, non sopportano la sofferenza, infatti Polly K. è una mandante a tutti gli effetti, ha VOLUTO che chi l'ha offesa tacesse per sempre.
Non ha sopportato l'idea che qualcuno emettesse un giudizio del genere su di lei.
Allora seguendo questa logica se qualcuno ci pesta un piede allora saremmo legittimati a farlo fuori.
La pena per Jinhua K è di un anno di carcere: pena massima prevista per un minorenne della legge olandese, eppure ha ucciso senza neanche pensarci troppo, quando per tutti quel quattordicenne avrebbe meritato il manicomio, il carcere ai due mandanti.
Ma anche così va il mondo.  

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