sabato 8 marzo 2014

Host Club manga recensione


Harui Fujioka, una ragazza dai capelli corti che veste alla maschiaccio, si ritrova
all'ultimo piano, all'ala sud, alla fine del corridoio nord, davanti all'aula di musica 3.
Ma quando apre la porta si trova di fronte a 5 bellissimi ragazzi: i membri di un club speciale per sole donne... l'HOST CLUB.
Sfortunatamente rompe un vaso di ben 8 milioni di yen e per pagare questo debito viene a far parte dell'Host club, da schiava personale a splendido Host che intrattiene le studentesse ricche dell'istituto tra caffè, sguardi languidi e pasticcini.
Il genere è il comedy, per cui nell'ambiente prettamente scolastico abbiamo vicende grottesche come che l'Host club si trasformi in una giungla o un harem egiziano e che la scuola in quatto e quattrotto crei una Venezia- misura reale per il festival scolastico. I 5 bellissimi ragazzi dell'Host Club sono gli stereotipi dei ragazzi del genere harem, in questo caso una ragazza può scegliere tra :

il selvatico, Mori sempai
i gemelli, Hikaru e Kaoru (e godersi le scene omoincestuose)
il puccioso, Honey (gif ape)
lo studioso figo e strozzino, Kyoya
il King, Tamaki


La prima volta che avevo letto questa trama in realtà pensavo che sarebbe stato un manga tipicamente ecchi e con una protagonista patetica, MA tutto in questa storia fa pensare meno che all'erotico.
- Harui è apatica, ma tosta, mentre i ragazzi e tutti i personaggi secondari sono hanno un'enorme carica di simpatia che trascina chi legge.
- le situazioni terribilmente surreali, MA i problemi intimi, le sotto trame strappalacrime sono trattati con quel pizzico di dolcezza e ironia che portano a voler bene a questo manga.

Ed è proprio il carattere grotesque che si adora qui:

- è chiaro che per quanto possa essere sfacciatamente stra- ricca una scuola non possa costruire una Venezia in scala reale in quattro equattrotto, o che l'Host Club (per il piacere delle sue clienti) possa regolarmente trasformarsi in un paese tropicale o altro, ma sopprattutto è già strano il fatto che esista un club del genere in una scuola.

- Perfino il fatto che venga esagerata l'ignoranza dei ragazzi ricchi sulla vita dei poveri è comico, Harui è continuamente inabissata dalle lacrime (e rose) di Tamaki che è affascinato da cose come i saldi dei plebei, e dal caffé solubile dei poveri.

- È uno shojo? Sì, lo è. Ma l'amore è laterale e non soffoca la crescita della protagonista... quindi cuoricini che fuoriescono dagli occhi sì, ma facilmente scansabili.
Voto:
8
 
Effetti collaterali:
verrà voglia di fare cross dressing e di partire per il Giappone alla volta dei Butler Café :-)


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