venerdì 26 giugno 2015

Toradora Manga Recensione

Sono mesi che non non leggo manga a causa di tesi e ultimi esami minacciosi che richiedono la mia più totale attenzione, ma visto che mi mancavano letture alternative a quelle scolastiche, ho deciso di ricorrere al vecchio suggerimento di un amico : Toradora.


Ryuji Takasu, frequenta il secondo anno dell'Istituto Superiore Ohashi, sarebbe un ragazzo come tutti gli altri se non avesse ereditato gli spaventosi occhi di suo padre. Infatti tutti ne hanno paura, e tutti finiscono con l'additarlo come uno spaventoso delinquente.
Il primo giorno del nuovo anno, tornato in classe per prendere lo zaino incontra Aisaka Taiga, definita tigre palmare, sia perché è molto bassa e sia per il suo caratteraccio. Taiga per sbaglio mette una lettera d'amore destinata a Kitamura, amico di Takasu, nello zaino di quest'ultimo che porta via. Ma Taiga arriverà a casa sua in piena notte per vendicarsi di essere stata scoperta.

È un manga leggero, molto comico, incentrato sulle avventure 'amorose', per meglio dire 'tentativi di avventure amorose' di Taiga e di Takasu, ciascuno innamorato dell'amico dell'altra. Se vi sembra un plot già visto e rivisto nei più sordidi e pacchiani shojo di livello B, non fatevi ingannare, perché è soprattutto l'amicizia a far da protagonista qui.
Mai vista una coppia di amici più carina, scoppiettante e vulcanica di questa (che ha battuto Usui – Misaki di Kaichou Wa Maid Sama).
E poi è adorabile quando il personaggio femminile non è sottoposto alla logica generale dei shojo: cioè ragazza solare- super figa non a conoscenza di esserlo- circondata da un harem di bei tenebrosi- molestata ogni 3x2. Mentre Taiga, pur somigliando a una piccola bambola francese, ricca, con un padre forse nella yakusa, è pigra, capricciosa e ha un caratterino niente male.

E sebbene nemmeno Ryuji esteticamente non presenti i classici canoni dei protagonisti shojo, è certamente l'uomo ideale per molte: non solo è un bel tenebroso buono come il pane, ma è anche amante delle pulizie e cucina piatti deliziosi, come non adorarlo?

Il manga mi è piaciuto molto, Ryuji mi ha ricordato la bella, bastarda e calcolatrice protagonista di Watashi Ni Shinasai, che spaventava studenti e professori con quello sguardo freddo. Ma il tema che segue a ruota le vicende in questo manga è anche quello dei pregiudizi: un aspetto da super delinquente non sempre coincide con il vero io di una persona.

L'abito non fa il monaco certo, ma è facile per tutti cadere nel pregiudizio o lasciarcisi cadere.

Voto :
8 +

PS. ma non trovate che il padre di Ryuji (mafioso) non somigli a Ryuji l'Unicorno di Kamikaze Girl ??
XD

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