venerdì 23 marzo 2012

Vale di più la tecnica o l'emozione?


Guardando la finale di “Ballando con le stelle” una cosa è balzata subito all'occhio: l'umanità della giuria, dove per umanità s'intende che sono anche loro umani e hanno un cuore, perché a fronte della rumba della Tatangelo commozione generale seguita da una standing ovation da parte di tutti, pubblico e giuria. Ovviamente sono saltate fuori gelosie e contrasti da parte degli altri concorrenti e ci si chiede: è giusto che i giurati premino di più l'emozione che la tecnica?

Siamo in una situazione dove la tecnica è fondamentale, un ballo professionale senza tecnica è un po' come fare una torta senza tortiera, è importante avere una base da cui partire e migliorare,
però c'è una grande differenza tra il ballare, facendo tutti i passi e i tempi giusti, e il ballare veramente, lasciando il pubblico con il fiato sospeso, o divertendolo o commuovendolo,
l'emozione è sempre quel quid in più che da più valore a qualcosa.
È per questo che l'esibizione dei due giovani ( Andrés Gil, Anastasia Kuzmina) è valso il 10 unanime.

É un po' come quando dovete convincere qualcuno, potete parlare e usare le frasi più convincenti di questo mondo ma può capitare che finiate con il dubitare (voi stessi) quello che state dicendo,
o potete mettere tanta forza, tanta energia e passione in ogni singola parola del vostro discorso che potreste convincere la gente a seguirvi all'Inferno senza che dicano “A”.

Non è forse questa l'abilità dei grandi oratori ? (abilità che comincia a scemare purtroppo)
Coinvolgere le masse e far sì che ti seguano, che pendano da ogni singola parola, visto così sembra quasi divertente come una magia illusoria, ma pensate se questa stessa abilità possa essere usata per fini violenti? Per una patria immaginata? Per una giustizia che non ha nulla di giusto?
Per distruggere, uccidere, torturare, dividere chi vede e chi è accecato dalle parole,
dalla passione. Si può fare? Certo, basta saper dare la giusta emozione e basta essere degli psicopatici con manie di grandezza :-)


Finale della storia? Non c'è l'uno senza l'altro, non c'è tecnica senza passione e sono solo in pochi a creare quella magia capace di accudire e affascinare il pubblico e forse quei quattro 10 erano ben meritati




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