sabato 9 gennaio 2016

Piccoli esperimenti di felicità (recensione)


Ci troviamo di fronte alle non avventure di Hendrik Groen, un pensionato che vive in una casa di riposo in Olanda. Se vi sembra che il plot in forma di diario voglia portarvi alla classica scoperta della vita noiosa di un vecchio che improvvisamente si trasforma in una serie inaspettata di avventure, in realtà non è esattamente così.
Piccoli esperimenti di felicità è un libro fatto a dovere per essere divertentemente realistico: è comico, ironico, tremendo, tocca senza volerlo temi attuali come l'immigrazione, l'eutanasia, l'abbandono degli anziani, politica, amore.

Si entra in punta di piedi nel mondo degli anziani: dalle cattiverie della terza età alle malattie, dagli amici alla voglia di avventure, dai nemici alle cospirazioni.
Il protagonista e il suo gruppo di amici sono una forza, il tipo di gente che vorresti incontrare in qualche sperduto villaggio vacanze e con cui vorresti imparare a giocare a carte in una serata stellata insieme a un goccetto di cognac. 

 Ah ed è vivamente consigliato ai giovani sappiatelo, se avete un dubbio su cosa regalare ad un ragazzino, piantategli in mano questo libro e rompetegli le scatole finché non se lo beve fino all'ultima pagina.  

Piccoli esperimenti di felicità è uno di quei libri che si vorrebbe rileggere ancora e ancora, che insegnano con leggerezza, che parlano di morte ma fanno amare la vita.

10 ++  

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