venerdì 15 gennaio 2016

Psycho Pass recensione

Psycho Pass è certamente uno dei più bei anime visti fin'ora.
Sagace, perfido, filosofico, architettato molto bene perché era il materiale ad essere buono. La storia verte sulle vicende della dell'unità uno della sezione anticrimine della pubblica sicurezza.
La squadra si occupa dei crimini che avvengono in un Giappone gestito dal Sybil System e dove la mente delle persone è scandagliata attraverso lo Psycho Pass presente nel loro corpo, in oltre esso è in grado di analizzare il loro 'coefficiente di criminalità', ovvero la probabilità che essi commetteranno un crimine.


Al di là dei riferimenti all'epoca moderna in cui viviamo e all'eccessivo (forse sì forse no) aiuto che chiediamo alle macchine, sono molto interessanti le sottotrame dei vari personaggi. Anche l'idea di un non-personaggio principale rende il susseguirsi degli episodi più piacevole, oltretutto molto affascinante l'idea del super cattivo che gioca in maniera a dir poco splendida attraverso ragionamenti logici semplicemente contorti.
Più che agli omicidi in sé, si sottolinea ad ogni episodio il significato, le cause e le conseguenze di essi e come tutto ciò influisca sui personaggi principali.

  • Seconda Stagione

Naturalmente non ho potuto non iniziare la seconda stagione, ma lo stile è nettamente inferiore rispetto alla prima. A detta mia non era necessario un sequel, se la direzione delle puntate finali avesse puntato verso una conclusione aperta, la nuova stagione sarebbe potuta essere fantastica, almeno per quanto concerne la trama. Un punto su cui si doveva lavorare era l'impatto emotivo che questo mondo surreale provoca nello spettatore, centellinare ancora per un po' il mistero riguardo il Sybil System sarebbe stato perfetto. Perché una volta esaurita la curiosità dello spettatore, l'accattivante presenza di scene a rapida sequenza, combattimenti e super criminali serve a poco.
Voto: 10
E dire che per un po' l'avevo snobbato perché mi avevano detto che era splatter e un po' troppo forte per me. Ma effettivamente ho una soglia dello spavento ridicolmente bassa se si considera che non guardo nemmeno le scene di Grattachecca e Fichetto.

P.s. Altri anime di cui mi sono invaghita? Tutti della sezione ecchi: “Food Wars e Shimoneta”
P.p.s. Ginoza non assomiglia paurosamente al Black Butler?




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