mercoledì 10 agosto 2016

One Punch Man | anime recensione


Dopo un duro allenamento giornaliero di tre anni, Saitama diventa l’uomo più forte del mondo. Ed essere diventato l’uomo più forte del mondo è….. noioso. Molto noioso. Perché non c’è nessun nemico che riesca a batterlo, non c’è niente che lo spaventi o che lo turbi, a parte naturalmente le osservazioni sulla sua prematura calvizie.




L’anime ha una vena di una comicità votata al nonsense, a partire dalle città di un immaginario Giappone che dovrebbero essere già in poltiglia se si considera il numero e il livello dei mostri che le infestano periodicamente, contando anche la forza mostruosa di Saitama che spesso fa più danni dei mostri stessi.

Ma anche un eroe alternativo come Saitama ha problemi nella sua vita di ogni giorno, perché benché abbia sconfitto numerosi mostri non lo conosce nessuno.



A dispetto della larga parte dei protagonisti degli shonen, lui non ha bisogno di aumentare la sua forza, né di crescere, né di fare qualsiasi altro viaggio interiore, perché in tre anni non solo è diventato forte nel fisico ma anche nella mente.

Una delle massime di Saitama?
Se gli eroi fuggono, chi resta a combattere?”

One Punch Man è una novità a mo’ di parodia dei cliché degli shonen che non si può non guardare.

Voto: 8/9

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